Home News Arte e Cultura Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella: la finale

Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella: la finale

1573
0
Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella: la finale

Premio letterario giornalistico Piersanti Mattarella 2018: la IV edizione

Si sono svolte, lo scorso sabato 24 novembre alle 16.00, presso la Sala Mattarella di Palazzo dei Normanni, la finale e la premiazione della IV edizione del Premio Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella.

Ad aggiudicarsi il primo premio dell’edizione 2018 Federica Angeli con l’opera “A mano disarmata” (Baldini & Castoldi). Al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente Elia Minari con “Guardare la mafia negli occhi” (Rizzoli) e Giuseppe Baldessarro con “Questione di rispetto” (Rubbettino Editore).

A Federica Angeli è stato riconosciuto anche un premio speciale per le parole della quarta di copertina del suo libro: “Chi sta dalla parte giusta non perde mai. Chi ha scelto di sfidare a viso aperto la mafia la testa non la chinerà mai. Perché sulla bilancia alla sera ci si sale da soli, ed è a lei che si risponde”.

La giuria ha assegnato poi un premio speciale a Paolo Borrometi per il suo impegno nel settore del giornalismo, mentre a Suor Agostina Ajello è stato dato il premio speciale “Il Sorriso di Padre Pino Puglisi”.

Quest’anno, tra l’altro, il Premio Piersanti Mattarella si è inserito proprio tra le iniziative organizzate in ricordo del Beato Padre Pino Puglisi, in occasione del 25esimo anniversario della morte.

Durante il convegno “Il recupero del senso del dovere” Lollo Franco e il figlio Nicola hanno interpretato i monologhi “Il senso del dovere” e “Un senso alla vita” scritti dal Presidente della Onlus Orazio Santagati.

Attimi di commozione si sono vissuti grazie agli interventi di Mons. Corrado Lorefice (Arcivescovo di Palermo), Suor Agostina Ajello, Marco Anello (Provveditore agli Studi di Palermo), Salvatore Cosentino (magistrato), Giuseppe Costanza (autista del giudice Falcone e sopravvissuto della strage di Capaci) e Carmelo Torcivia (Direttore dell’Ufficio Pastorale Diocesano).