Pomodoro di Belmonte: la carne dei poveri
Belmonte Calabro piccolo borgo della riviera tirrenica Cosentina, sorge in una bella posizione sull’alto di una rupe prospicente il mare. Squisitezza gastronomica, grazie al clima e la qualità del terreno, è il Pomodoro locale, già inserito nell’elenco dei prodotti tradizionali di Calabria e che il comune nel 2003, ha deciso di preservare e valorizzare adottando la De.Co.(Denominazione Comunale). Il periodo migliore per assaporare questa delizia, definita la “carne dei poveri“, va da giugno a settembre. Con un peso variabile dai 300 ai 1000 grammi (ma sono stati raccolti esemplari di 3Kg. , da cui il nome di “gigante”), matura dall’interno verso l’esterno e ha un colore rosa intenso, buccia sottile, polpa soda, pochi semi e un sapore gustosamente dolce. Si consuma fresco, tagliato a fette – le famose “bistecche”- condito solo con olio extravergine di oliva, sale, basilico oppure origano e un pizzico di peperoncino. Squisito in connubio con la cipolla rossa di Tropea.