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Acri

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Acri, luoghi calabresi

Acri: le origini

Acri sorge in provincia di Cosenza, con poco meno di ventiduemila abitanti. Fa parte del Parco della Sila ed è situata a 720 m s.l.m., il suo territorio si estende per oltre 20.000 ettari. Le origini della città di Acri sono state a lungo dibattute tra gli studiosi, e in generale attribuite all’antico popolo degli Osci, sostituiti più tardi dai Bruzi e Lucani.

Il clima

Il clima prevede inverni rigidi, durante i quali possono verificarsi precipitazioni nevose ed estati calde. Si ritrovano boschi di castagno, foreste di pino silvestre, pino mugo, pino nero calabro, ginestra italica, malva selvatica, e di erica.

Il simbolo araldico

Il simbolo araldico della città di Acri è rappresentato da tre monti sormontati da tre stelle, con la dicitura: “Acrae, Tri Vertex, Montis Fertilis, U.A. (Universitas Acrensis)”. Il più antico stemma araldico conosciuto della città di Acri è presente sul portone d’ingresso della chiesa e del convento di San Domenico antica (San Giovanni il Battista), stemma in pietra realizzato nel 1524, insieme allo stemma delle famiglie feudatarie dell’epoca i principi San Severino da Bisignano.

Luoghi di interesse

* Chiesa della Madonna del Rinfresco, edificata dal parroco Giacomo De Piris nel 1521.

* Chiesa e convento di San Francesco di Paola.

* Basilica del Beato Angelo d’Acri.

* Chiesa di Santa Chiara.

* Chiesa dell’Annunziata, la cui prima citazione storica è ad opera del vescovo Ruffino nel 1269, peculiare il campanile su tre piani in pietra bianca. Al suo interno si ritrovano affreschi di Raffaele d’Alvisio,nella chiesa antica ora trasformata in sacrestia, fu scoperto recentemente un affresco di stile bizantino-gotico raffigurante la deposizione di Gesù Cristo sul Golgota di artista ignoto, in basso diciture in gotico antico in parte mutilita.

* Chiesa e convento dei Padri Cappuccini del 1590 grazie a don Antonio Le Pera, contava fra le altre cose 18 celle, il refettorio, il laboratorio e la foresteria, si ritrovano all’interno del chiostro opere di un artista sconosciuto dei primi del 1700, nei pressi dell’altare vi è una statua, la Madonna dei Bisogniconsegnata al popolo di Acri dal Beato Angelo da Acri.

* Chiesa di San Nicola Ante Castillum (San Nicola di Mjra), forse edificata nei primi del Quattrocento, più probabilmente costruita intorno al X-XI secolo tale epoca è stata valutata osservando l’arco a sesto acuto di tufo, dove, in forma molto simile, è presente anche nella Cattolica di Stilo di Rossano, nella platea del Vescovo Ruffino viene menzionata la riapertura al culto dopo il terribile terremoto del 1080-1081, e la consacrazione di cinque preti di rito greco.

* Chiesa di Santa Maria Maggiore, elencata nella platea del vescovo Ruffino da Bisignano del 1269 si ammira sia lo stile romanico che barocco, la volta un tempo dipinto per via di un incendio (del 1780) è andata perduta, ma venne poi ricostruita. Durante i lavori del 2004 e successivamente in quelli del 2007 si fecero numerose scoperte sull’edificio,che datano la chiesa al periodo protocristiano.

* Chiesa di Santa Caterina, dedicata originalmente a Sant’Agostino, venne probabilmente costruita intorno al 1500. Distrutta in parte dal terremoto del 1638, grazie all’opera di Giuseppe Leopodo Sanseverino, principe di Acri e Bisignano venne restaurata. Si ritrovano una tela di Cristoforo Santanna (1767), una tela del trionfo della croce di artista ignoto del XII secolo, un olio su tela del XVI secolo, ed una tela di Santa Caterina del XVII secolo.

* Chiesa di San Nicola da Belvedere (San Nicola del Campo) di antico rito greco, situata nel quartiere Casalicchio (da piccolo casale) è presente nella platea del vescovo Ruffino da Bisignano, con descrizione della sua riapertura al culto, dopo il terribile terremoto del 1080, di tale chiesa si racconta per la prima volta nel 1070 in occasione del regalo che la Regina Giovanna d’Angiò fece al conte Simone Cofone di Acri e di Padia. Dentro l’edificio si ritrova un piccolo campanile costruito in mattoni e pavimento colorato e un bassorilievo che raffigura San Nicola che impugna una grande chiave sul portone d’ingresso.

 Architetture civili

Il Castello: fondato molto probabilmente in epoca bruzia, e chiamato Rocca dei Bruzii.