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Bova Marina

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Bova marina, luoghi calabresi

Bova marina: in riva al mare Ionio

Le origini

Bova Marina, denominata dai Greci di Calabria Jalò tu Vua , oppure con termine di derivazione araba, Fùndaka, è situata su un territorio pianeggiante in riva al mare Ionio. Appartiene alla provincia di Reggio di Calabria, da cui dista 43 chilometri, ed è adagiata sul lembo di mare che, da Melito di Porto Salvo a Capo Spartivento, costituisce la costa più meridionale dell’intera penisola Italiana. La sua storia è strettamente connessa con quella di Bova, la “Chora” degli ellenofoni, dalla quale l’attuale insediamento ha tratto origine, intorno alla metà dell’800, per iniziativa dei vescovi mons Vincenzo Rozzolino e mons. Dalmazio D’Andrea. Il sito originario era un rifugio di pescatori ed uno scalo per le merci e per i collegamenti che avvenivano via mare, posto in prossimità degli storici insediamenti ricordati dalla tradizione, come Delia, o citati negli antichi documenti, come la Tabula Peutingeriana, (“carta stradale” romana), che ci ha tramandato il toponimo Scyle. In prossimità di tali luoghi si sono sovrapposti, nel corso di una storia plurimillenaria, molti insediamenti: protostorici(VII – VI millennio a.C.), nelle località Umbro e Penitenzeria, poi greci, romani e bizantini a Mazza, Amigdalà e San Pasquale. Di particolare rilevanza, per la sua rarità, è un insediamento ebraico, posto nella vallata del San Pasquale, che ci ha lasciato in eredità i resti dell’antichissima sinagoga con un importante mosaico (IV sec. d.C.). Nella stessa area si ritrovano un’ampia struttura romana (I-IV sec. d.C.) e la chiesetta bizantina della Panaghia (la “Tutta Santa”). In località Apàmbelo, su un suggestivo colle raggiungibile solo a piedi, insistono le mura perimetrali e l’abside della chiesetta, anch’essa bizantina di S. Niceto (X secolo), insieme a interessanti resti dell’età del bronzo e di abitazioni monastiche medievali. In epoche più recenti, dalla conquista normanna in avanti (X-XII sec. d.C.) il centro più importante del territorio divenne Bova – Chora, arroccata su una poderosa rupe a oltre 900 metri di altitudine, da cui l’attuale abitato in marina ha poi nuovamente tratto origine. La parte più antica di Bova Marina (posta intorno all’attuale via Borgo) si sviluppò nel XIX secolo, quando il vescovo mons. Dalmazio D’Andrea acquistò dal demanio dei terreni in prossimità del Torrente Siderone e lì concesse gratuitamente ai contadini che accettavano di trasferirvisi. Al primo nucleo di abitanti fece seguito una veloce espansione, grazie alla presenza della stazione ferroviaria e alla strada di collegamento con gli altri centri costieri e con la città di Reggio. La Marina si rese autonoma da Bova nel 1908.

Luoghi di interesse

Di particolare importanza, per la sua rarità, è un insediamento ebraico, posto nella vallata del San Pasquale, dove si trovano i resti di un’antichissima sinagoga con un importante mosaico (IV secolo d.C.).

Nella stessa area si ritrovano un’ampia struttura romana (I-IV secolo d.C.) e la chiesetta bizantina della Panaghia (detta la “Tutta Santa”). In località Apàmbelo, su un colle raggiungibile solo a piedi, insistono le mura perimetrali e l’abside della chiesetta, anch’essa bizantina di S. Niceto del X secolo, insieme a resti dell’età del bronzo e di abitazioni monastiche medievali. In epoche più recenti, dalla conquista normanna in avanti (X-XII secolo d.C.) il centro più importante del territorio divenne Bova – Chora, arroccata su una poderosa rupe a oltre 900 metri di altitudine, da cui l’attuale abitato in marina ha poi nuovamente tratto origine. La parte più antica di Bova Marina, posta intorno all’attuale via Borgo, si sviluppò nel XIX secolo, quando il vescovo mons. Dalmazio D’Andrea acquistò dal demanio dei terreni in prossimità del Torrente Siderone e lì concesse gratuitamente ai contadini che accettavano di trasferirvisi.

Le manifestazioni

La cittadina è attiva particolarmente durante il periodo estivo grazie alle splendide spiagge e al panorama che offre una vista sul Mar Ionio abbellita dai lineamenti lontani del monte Etna. Appartenendo all’area della Bovescia ed essendo in una zona di elevato valore artistico e culturale, Bova Marina è dunque un’area di interesse turistico notevole. Durante la prima settimana di agosto tutta la cittadina festeggia la Madonna del Mare (Stella Maris), patrona di Bova Marina da quando un gruppo di pescatori rinvenne un antico quadro sacro in fondo al mare. Sempre in agosto, a Bova Marina e nei comuni grecanici limitrofi, si svolge il Paleariza, festival etno-culturale-musicale. La seconda domenica di agosto (ed i due giorni antecedenti) vi è la Festa de l’Unità che offre concerti gratuiti. Il comune è noto anche per la produzione del bergamotto e per la presenza dell’arbusto del Ginepro Fenicio.