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Cosenza

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Cosenza: l’antica capitale del regno dei Bruzi

La storia

Fu nell’antica capitale del regno dei Bruzi, che intorno al 600 a.C. si erano stabiliti sul colle Pancrazio con un piccolo insediamento, da cui si sarebbe in seguito sviluppata la città. Cosenza mantenne un ruolo strategico anche durante la dominazione romana, come punto di passaggio sulla via che collegava Roma al Sud d’Italia ed in particolare a Reggio.

Alcune fonti dell’epoca narrano che il re dei Visigoti Alarico, morto durante l’assedio alla città nel 410 d.C., fosse sepolto dai suoi soldati con i suoi tesori in un sepolcro realizzato deviando le acque del fiume Busento. Il corpo non è stato mai trovato ma questa vicenda storica non cessa ancora oggi di attirare curiosi, archeologi e cercatori di tesori. Cosenza passò in seguito sotto il dominio longobardo, bizantino e normanno. Federico II di Svevia, che la amava molto, vi consacrò il Duomo e vi fece seppellire il figlio Enrico VII. Tra il Cinquecento ed il Seicento Cosenza fu un centro culturale di valore e sede della Accademia Cosentina, dove operò anche il filosofo Bernardino Telesio, figlio illustre della città.

Da visitare:

Il Duomo, originario del sec. XII, porta ancora le tracce della sua struttura medioevale, anche se è stato rinnovato nei secoli secondo altri stili;

Il Castello, costruito dai Normanni sulla cima del colle Pancrazio, in un’ottima posizione strategica. Restaurato da Federico II, è stato dimora reale sotto gli Angioini;

La Chiesa di S. Francesco d’Assisi, con annesso il convento, fondata nel 1217 ma ricostruito più volte in seguito ai terremoti fino a raggiungere l’attuale decorazione barocca;

Il Palazzo Arnone sul colle Triglio, oggi sede della Galleria Nazionale. Qui si possono ammirare numerose opere d’arte, tra cui la Stauroteca, la preziosa croce donata da Federico II alla città in occasione della riconsacrazione della Cattedrale;

La Chiesa di S. Francesco di Paola, del ‘500, ristrutturata in stile barocco;

La sede dell’Accademia Cosentina, che oggi ospita anche il Museo Civico e la Biblioteca Nazionale, la più importante della Calabria.